First in Europe: Luxembourg legalizes cannabis

Primi in Europa: il Lussemburgo legalizza la cannabis

La notizia è arrivata venerdì 22 ottobre 2021. Il governo lussemburghese intende autorizzare la produzione e il consumo di cannabis per uso personale. Tra le ragioni principali di questa decisione unica all’interno dell’Unione Europea, ricordiamo l’triste fallimento del proibizionismo per contrastare il traffico di marijuana. Tuttavia, la legalizzazione non è sempre stata ben accolta nel Granducato. Uno sguardo al percorso che ha portato a questa decisione, cosa comporta realmente, cosa resta proibito e i timori degli altri Stati membri.

La legalizzazione della cannabis in Lussemburgo era attesa da molto tempo

Il Lussemburgo legalizza la cannabis min

Nell’annunciare la sua legge sulla legalizzazione della cannabis, il Lussemburgo è iluno dei primissimi paesi al mondo ad osare il grande passo e il primo in Europa. Si unisce così di fatto solo all’Uruguay, il Canada, Messico e 11 Stati americani. Tuttavia, il Granducato aveva già promesso di legalizzare la cannabis nel 2018, in occasione delle elezioni legislative. L’entusiasmo del Lussemburgo è stato comunque lieve calmato da diversi attori politici ed economici, a cominciare dai suoi vicini diretti, tra cui la Francia, che temono lo sviluppo del traffico frontaliero. Un argomento che dall’altra parte dei Pirenei non ha avuto molto peso fin dalSpagna ha oggi ampiamente depenalizzato il consumo di cannabis, in particolare attraverso la sua Club sociali di cannabis e il consumo generalmente tollerato in luoghi privati. Tuttavia, il Lussemburgo ora sta seguendo l’esempio andando anche un po’ oltre la depenalizzazione e la mira legalizzazione corretta.

Storia della legalizzazione della cannabis in Lussemburgo

  • Luglio 2018 : Il Lussemburgo autorizza la cannabis terapeutica in alcuni casi molto specifici, compresi i pazienti che soffrono di dolore cronico, sclerosi multipla o nausea correlata al trattamento chemioterapico.
  • Ottobre 2018 : le elezioni legislative portano alla rielezione del liberale Xavier Bettel a primo ministro. La coalizione di governo promette la depenalizzazione o la legalizzazione della cannabis accompagnata dalla produzione nello stesso Lussemburgo.
  • Dal 2018 al 2021 : in seguito ai timori dei paesi vicini, il Lussemburgo rivede al ribasso le sue ambizioni.
  • Ottobre 2021 : il Governo annuncia che autorizzerà la coltivazione domestica e il consumo in ambito privato.
  • 2022 : il pacchetto legislativo volto alla lotta alla droga, compresa la legalizzazione della cannabis, dovrebbe essere esaminato all’inizio dell’anno e votato entro il 2023.

Legalizzazione con limiti

coltiva la tua cannabis in lussemburgo min

Il desiderio dichiarato del governo lussemburghese è quello di farlo lotta al traffico di droga generalmente. Droga leggera, la cannabis è logicamente la porta d’accesso a questo grande piano di lotta alla droga poiché, se non è la più pericolosa, resta comunque la più importante. Quindi, secondo l Custode citando il ministro della Giustizia lussemburghese Sam Tanson,La cannabis è la droga più consumata in Lussemburgo e rappresenta una parte significativa del mercato nero.

L’idea alla base di questa legalizzazione è quindi quella di non permettere tutto, anche se, a lungo termine, la legalizzazione potrebbe essere ancora un po’ più ampia. Per il momento, rimane relativamente inquadrato.

Ciò che diventa consentito

Poiché l’obiettivo principale è il traffico, il primo passo è farlo non punire più il consumatore. Permettergli semplicemente di consumare, tuttavia, manderebbe il messaggio sbagliato poiché la catena di produzione e commercializzazione non verrebbe interrotta. La soluzione, secondo il governo lussemburghese, è semplicemente:autorizzare la coltivazione della cannabis. Pertanto, i lussemburghesi dovrebbero presto poterlo fare coltivare fino a 4 piante di cannabis purché sia ​​la loro residenza principale. Colture indoor e outdoor sono consentiti, anche sul balcone o nel giardino. Per ora, i dettagli relativi alimportazione di semi sono in discussione, con la possibilità di una produzione locale a lungo termine.

Ciò che resta proibito

la cannabis durante la guida resta vietata min

Acquisto e vendita di cannabis restano pertanto vietati in Lussemburgo. È lo stesso per il suo consumo in pubblico. Tuttavia, su questo punto, le procedure penali dovrebbero essere semplificate, in particolare con a multa massima di 145€ quando la quantità consumata o acquistata non supera i tre grammi di marijuana. Regala cannabis a qualcuno dovrebbe essere punito con le stesse sanzioni della vendita. Tuttavia, per quantità inferiori a 3 grammi e come prima sanzione potrebbe esserci la multa non superiore a 25€. Prima ammontava a 2.500 euro.

Superiore a 3 grammi, non cambia nulla, un individuo catturato con quantità maggiori lo sarà sempre percepito come un commerciante. Lo stesso per gli autisti Al volante resta la tolleranza zero.

Nonostante questi divieti, il Lussemburgo diventa ufficialmente il primo paese europeo a legalizzare la cannabis ricreativa, davanti a paesi considerati pionieri nel campo, a cominciare dai Paesi Bassi.

Legislazione più permissiva che nei Paesi Bassi

I Paesi Bassi sono stati a lungo considerati il oasi di pace per i stoner. Basta passeggiare pochi minuti ad Amsterdam per individuare i numerosi coffee shop che offrono prodotti derivati ​​di ogni tipo, tra cui molti particolarmente concentrati in THC. Anche l’odore non inganna. I Paesi Bassi odorano di erba e talvolta è ancora sorprendente ricordarlo la legalizzazione non è ancora avvenuta.

Infatti, nonostante l’uso ricreativo ampiamente tollerato, il possesso e la vendita di cannabis rimangono tecnicamente vietati nei Paesi Bassi. Questa politica di tolleranza, porta il nome gedoogbeleid in olandese, infatti, consente semplicemente all’amministrazione di farlo non perseguire alcune violazioni della legge.

Così, con la legalizzazione della coltivazione per i bisogni personali e il consumo in ambito privato, Il Lussemburgo offre una legge più permissiva rispetto ai Paesi Bassi e alla Spagna, l’altro grande attore della depenalizzazione in Europa.

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